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“Avatar” provoca depressione tra gli amanti dei film

“Avatar” provoca depressione tra gli amanti dei film

“Avatar”, l’ultima produzione di James Cameron, visto da milioni di amanti del film di tutto il mondo e che gli ha portato incassi record di oltre un miliardo di dollari, ha provocato una vera e propria follia.

Affascinati dallo straordinario mondo immaginato da Cameron, gli appassionati del film “Avatar” sono rimasti traumatizzati, hanno difficoltà a tornare alla realtà. Secondo la pubblicazione Daily Mail, la depressione che il film ha provocato ha fatto tantissime vittime, perché sugli site dei fan sono stati trovati dei messaggi in cui confessavano l’intenzione di suicidarsi.
Uno degli utenti confessa che dopo aver visto “Avatar” per la prima volta si era sentito veramente depresso tornando nel mondo reale. “Pochi giorni dopo sono andato a vederlo di nuovo per potermi liberare dal sentimento di depressione e disperazione che ti da l‘esperienza” scrive la pubblicazione.
Un altro fan toccato dalla storia di Cameron, ha detto che il film gli ha provocato una forte delusione, pensando che il suicidio possa consentirle di reincarnarsi in una creatura come quella e in un mondo simile a quello di Pandora.
“ Da quando ho visto il film mi ero depresso. Vedendo il bellissimo mondo di Pandora e tutti i Na’vi ho desiderato essere uno di loro. Ho pensato anche al suicidio, contemplando l’idea che se muoio potrei rinascere in un mondo simile a Pandora”.
Questi hanno cominciato ad offrirsi dei consigli reciprocamente per superare la depressione nata dall’impossibilita di visitare Pandora, osserva la pressa americana.
“Avatar”, una produzione Fantasy xenofoba per eccellenza
Inoltre, il film promuove anche l’idea che le razze “non bianche” sono primitive ed incapaci di aiutarsi da sole, accusano alcuni critici americani.
Secondo loro, la storia di un bianco che salva una razza di alieni perpetua “ la leggenda di un Messia bianco” scrive Telegraph.
Basato su problemi reali, di attualità, come l’avidità delle persone per le risorse sotterranee di altri popoli, il regista cade però in un altro estremo, in modo che il conflitto tra le due civiltà incrimina Cameron di discriminazione razziale.
Il personaggio centrale, anche se all’inizio lotta al fianco dei suoi simili, devoto ad uno scopo comune, finisce per lottare contro di loro, che sembrano avere intenzioni criminali delle dimensioni di un genocidio. L’immagine che il regista attribuisce alla specie umana porterebbe dei danni ad essa , umiliando cosi gli umani di fronte ad una razza umanoide extraterrestre.
David Brooks, giornalista di New York Times, sostiene che “Avatar e una produzione Fantasy xenofoba per eccellenza”. Si basa sullo stereotipo che i bianchi sono razionali e tecnocrati, mentre i colonizzati sono spirituali ed atletici. Si basa sull’ipotesi che le altre razze hanno bisogno di un Messia bianco che gli guidi le crociate. Alla base di “Avatar” sta anche il principio che sostiene che l’analfabetismo e la via che porta alla grazia.
Il regista del film ha replicato che il messaggio che “Avatar” vuole trasmettere è il rispetto per gli altri.
Nonostante le critiche, il film continua a portare i fan nelle sale dei cinema. Dopo sole tre settimane, gli incassi hanno superato un miliardo di dollari. Finora, “Avatar” occupa il quarto posto nel top dei film con i più grandi incassi del mondo.
Trailer video Avatar:

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