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La rimozione dei nei: capriccio o necessità?

La rimozione dei nei: capriccio o necessità?

Il neo può essere ottenuto durante la vita o alla nascita, alcune volte è un segno di bellezza, altre volte qualcosa inestetico, scomodo ed anche pericoloso per la salute.

I nei sono di due tipi: nei piani o escrescenze. L’escrescenza è più problematica quando si trova nella zona di spessa frizione (la linea del reggiseno, le zone dove si chiudono i pantaloni, il bordo delle mutande).
È necessario andare al dermatologo se il neo cambia colore e comincia crescere in diametro.  In questi casi, il medico consiglia di rimuovere il neo, alla fine di eliminare i rischi per la salute. Ecco dei metodi per perdere i nei indesiderati.
1. In genere, i nei si rimuovono chirurgicamente, con l'aiuto del bisturi. Per eliminare qualsiasi rischio, il medico ritagliarà il neo e lascierà un bordo di alcuni mm per sicurezza.
L’intervento necessita anestesia locale. Alla fine, il medico suturarà e benderà la pelle; i fili metallici si rimuovono in massimo 7 giorni. Se dopo l’intervento il neo è sospetto, si realizzarà un’ esame istologico che darà il verdetto: maligno o benigno.In seguito rimarrà una cicatrice lineare.
2. Le escrescenze si rimuovono di solito con la cauterizzazione, vuol dire sul “crogiolo” del tessuto. L’intervento non necessita anestesia se l’escrescenza è piccola. La cicatrice è molto piccola ed in genere, sparisce con il tempo.
3. La rimozione con il laser non è molto vantaggiosa perché molti nei hanno radici profondi irraggiungibili per il raggio del laser.

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